CULTURA E TEMPO LIBERO

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Yuval Noah Harari Nexus. Breve storia delle reti di informazione dall'età della pietra all'AI

Di Harari avevamo giò recensito "Sapiens", ricostruizione degli snodi fondamentali dell'affermazione degli homo sapiens come specie dominante del pianeta terra. Il suo sguardo da quel libro ha iniziato a rivolgersi al futuro, all'analisi dello stato attuale della civiltà umana e alle nuove sfide evolutive che emergono, dall'emergenza climatica alle nuove tecnologie e al loro impatto sulla vita dell'intera specie. Il nuovo "Nexus" si occupa (preoccupa) delle nuove trasformazioni della tecnologia dell'informazione a partire dal fenomeno dei social network fino all'intelligenza artificiale. Capire potenzialità, conseguenze e problemi dei nuovi scenari che queste svolte delineano e pongono è cruciale per l'umanità intera e,, pur con qualche semplificazione eccessiva, i temi posti dal libro sono assolutamente imprescindibili.

Piero Colaprico Le vie della katana

Nel 2024 Piero Colaprico (giornalista di Repubblica e giallista di vecchia data) ha pubblicato dapprima "Sequestro alla milanese" e da poco la raccolta di racconti "Le vie della katana". Se la sua (e di Scerbanenco) Milano.è l' ambientazione elettiva dei suoi noir questi racconti si allargano al resto d'Italia e alle reti internazionali del crimine globalizzato e della immigrazione. Ma non cambia la qualità della sua scrittura nè i suoi registri che variano dal tragico all'ironico, dal disincantato alla partecipazione umana. E non cambia l'acutezza sociologica che attraverso la letteratura di genere indaga i lati oscuri dell'animo umano e dell'Italia con il suo portato di trame, corruzione e sopraffazione.

Nino Haratischwili L'ottava vita (per Brilka)

Non bisogna farsi scoraggiare dalla mole del libro nè dall'espediente narrativo (un pò da realismo magico) che lega la storia della famiglia narrata (la ricetta di una cioccolata speciale tramandata di generazione in generazione che rappresenta la fortuna ma anche la maledizione per i suoi membri). L'autrice georgiana (trapiantata in Germania) Nino Haratischwili racconta attraverso le vite di 7 donne appartenenti all famiglia Jashi un intero secolo di storia del suo paese d'origine, un secolo segnato da guerre, rivoluzioni, utopie trasformate in terrore sanguinario, di umiliazioni, resistenze e sconfitte..Sette generazioni di fantastiche figure femminili che attraersano la Storia nei suoi aspetti più cupi e dolorosi. Momenti in cui, per citare l'autrice, neppure l'amore è una possibilità di salvezza, ma assomiglia più ad un colpo di grazia.

Fred Vargas Sulla Pietra

Dopo sei anni dall'ultimo libro pubblicato torna in edicola nuovamente Fred Vargas (pseudonimo della scrittrice francese Frederique Audouin-Rouzeau) con una nuova avventura del commissario Adamsberg. Il suo livello di scrittura è sempre stato tra i più alti della oramai sterminata produzione giallistica internazionale e certamente è stata capostipite di molteplici epigoni (anche italiani) molto spesso non del suo livello.Non esente ovviamente da una certa ripetitività di situazioni e clichè, resta pur sempre una lettura di assoluta godibilità e di una profondità umana ancora particolare. Una buona lettura estiva tra omicidi, miti bretoni ancestrali e l'erratico procedere del suo commissario.

Salman Rushdie Coltello. Meditazioni dopo un tentato omicidio

Il 12 agosto 2022 durante una conferenza Salman Rushdie subisce un attentato: un estremista islamico che lo accoltella ripetutamente sul palco. Si salverà dopo un lungo periodo di sofferenze e cure, perdendo l'uso dell'occhio destro e parzialmente l'uso di un braccio. Erano passati più di trent'anni dopo la fatwa dell'ayatollah Khomeini per la pubblicazione dei "Versetti Satanici", considerati blasfemi dalla massima autorità dell'Iran Sciita. "Coltello" è la risposta letteraria dell'autore a quanto successo. Non è un capolavoro, ma una vibrante e potente rivendicazione della libertà e dell'amore come antitesi al totalitarismo religioso e al fanatismo.

Stuart M. Kaminsky Assassinio sul sentiero dorato

Stuart M. Kaminsky è stato sceneggiatore per Don Siegel (il regista dell'Ispettore Callaghan con Clint Eastwood) e per Sergio Leone ("C'era una volta in America"). Ha scritto una sacco di gialli con uno stile ironico e canzonatorio (parodie dell'hard-boiled di Chandler e Hammett) ambientati nel mondo del cinema di Los Angeles o nella Russia sovietica, a Chicago o in Florida. Niente di serio, molto di divertente. Una scrittura brillante di altri tempi che riscoprire oggi può essere un toccasana per chi oramai affoga nel genere più inflazionato di questi anni: il poliziesco più o meno serioso. I suoi libri storicamente pubblicati nei Gialli Mondadori sono quasi introvabili, se non in qualche bancarella dell'usato. Einaudi un pò di anni fa ne ha ritradotto e ripubblicati alcuni. Qualsisi cosa troviate di questo scrittore non lasciatevelo sfuggire, Leggerlo è una pura gioia.