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Emma Dante Misericordia

Emma Dante e’ una grande registra di teatro. I suoi spettacoli mettono in scena fiabe o ricordi personali con uno stile molto originale: poco peso ai dialoghi, spesso in dialetto siciliano, e molta importanza alle invenzioni visive, talora proprio sorprendenti, che incantano lo spettatore con la loro forza espressiva. Emma Dante valorizza sulla scena la corporeità dell‘ attore, non di rado caratterizzato da deformità o violazioni dei canoni. Piacciono ad Emma i corpi denutriti o sovrappeso o devastati dalla vecchiaia. Talvolta Emma Dante traduce i suoi spettacoli in films, non filmando quanto avviene sul palcoscenico, ma riadattando la storia ad un mezzo espressivo diverso. Così nasce anche "Misericordia"

Martin Scorsese Killers of the Flower Moon

Ai grandi maestri si perdona tutto. Anche far durare un film almeno mezz'ora (forse una ora) più del necessario, perlopiù in spregio alle produzioni Marvel e alla serialità televisiva. Li si perdona non solo perchè suscitano venerazione per quanto hanno fatto nella storia del cinema, nè solo per il loro controllo del linguaggio cinematografico che non può che deliziare gli occhi. Li si perdona perchè sono dei grandi narratori, che si impegnano senza semplificazioni e schematismi moraleggianti con i momenti fondativi di epoche e nazioni. Non sempre alla stessa altezza dei capolavori che hanno fatto, ma con la capacità di creare epopee in cui la banalità del male e la natura umana viene scandagliata in prodotti di grande qualità.

Matteo Garrone Io capitano

Raccontare la realtà dell'immigrazine con una opera creativa non documentaristica (pur basata su fatti reali) non è senza dubbio facile. Difficile non cadere negli stereotipi o nel pietismo. Matteo Garrone ci regala con un difficile equilibrio tra narrazione della cruda realtà e lirismo fiabesco un film intenso e commovente. Leone d'argento per la miglior regia al Festival di Venezia (e Premio Mastroianni per miglior attore emergente al giovane protagonista Seydou Sarr) nonchè candidato italiano all'Oscar come miglior film straniero.

Christopher Nolan Oppenheimer

Uscito nelle sale italiane (in quelle di altri paesi è già fuori da un mese circa, ma il periodo estivo non è mai tempo per il lancio di film importanti in Italia) ha già incassato una cifra importantissima. Il che è una buona notizia: Nolan riesce a fare un cinema di alto livello pur non facendo generalmente film facili (a volte decisamente astrusi e pieni di enigmi). Però quanti riescono ad avere la sua qualità cinematografica (e i budget a disposizione) nel panorama attuale? Certo la sua carriera è fatta di alti e bassi (relativi), di prodotti sempre bellissimi ma spesso persi in sceneggiature cerebrali e volontariamente complicate. Ognuno avrà i suoi preferiti e le sue delusioni. Oppenheimer, secondo noi, sta decisamente tra gli alti.

Christian Mungiu Animali Selvatici

Questo film complesso (anche se la trama dei vari piani narrativi è piuttosto lineare, mette in fila situazioni con cui tutti abbiamo a che fare) del regista rumeno Christian Mungiu è una occasioni migliori che vi possa portare al cinema in questa estate (approfittando anche anche del prezzo ridotto a 3.50 euro per le produzioni italiane ed europee grazie a"Cinema Revolution", che dura fino al 16 Settembre). Uno sguardo impietoso che coniuga cinema realista e allegorico per realizzare una sguardo impietoso (ma non banale e moralista) sullo stato della civiltà europea (attraverso lo specchio della Romania che ne è parte) e le sue contraddizioni e tensioni

Shtisel (Serie TV)

Con l'estate le uscite cinematografiche diventano rare e perlopiù irrilevanti. Può esere dunque un buon momento per segnalare alcune serie TV che però potremmo suggerire ad un amico come "imperdibili". Su Netflix trovate le tre stagioni di "Shtisel", una serie israeliana che racconta la vita quotidiana di una numerosa e complessa famiglia (la famiglia Shtisel, appunto) della comunità Haredi, una delle correnti più conservatrici dell'ebraismo ultra-ortodosso. Una classica saga familiare che apre una finestra su un mondo a noi totalmente estraneo, una sopravvivenza di secoli passati con regole e dettami che ai nostri occhi rasentano il ridicolo, ma che è raccontata con grande rispetto nella sua lotta con le stridenti novità del mondo contemporaneo e con il suo approccio alle cose della vita e ai cambiamenti.