CULTURA E TEMPO LIBERO

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M - Il figlio del secolo
Piccolo Teatro di MIlano (regia di Massimo Popolizio)


È in programmazione al Piccolo Teatro Strehler, sino al 26 febbraio, uno spettacolo davvero bello e inusuale. Si tratta della riduzione, o della versione per palcoscenico, del lungo romanzo dallo stesso titolo, in cui Antonio Scurati ha ricostruito gli anni di ascesa del fascismo, dal 1919 al 1925.

Lo spettacolo è allestito secondo le regole del teatro epico di Bertold Brecht. Diviso in una trentina di quadri, inframmezzati da intervanti musicali e proiezioni, utilizzando i 18 attori per tante parti diverse, procede con ritmo incalzante e con stili variati, tra il realistico ed il cabaret. Lo scopo è mettere sotto gli occhi del pubblico una serie di spunti ed aspetti attraverso i quali un fenomeno storico marginale èriuscito ad affermarsi sino ad imporre al paese una dittatura ventennale. Quasi a suggerire che da fatti apparentemente irrilevanti, se non capiti e contrastati a tempo debito, possono organizzarsi eventi distruttivi del vivere civile.

Massimo Popolizio, storico attore del Piccolo Teatro, qui in veste, non per la prima volta, anche di regista, dimostra una vera maestria nel far funzionare come un perfetto meccanismo una materia ricca ed eterogenea, senza mai annoiare nelle tre ore della rappresentazione. Sempre in nome del distanziamento brechtiano degli attori, il protagonista Mussolini è interpretato da due attori : lo stesso Popolizio nella versione piu’ grottesca e caricaturale, e Tommaso Ragno nella versione realistica quotidiana. Sottolineature grottesche designano anche il personaggio femminile, Margherita Sarfatti, amica e consigliere del Duce in questi suoi anni di salita al potere.

Uno spettacolo godibilissimo e insieme capace di sollecitare riflessioni sul presente.