CULTURA E TEMPO LIBERO

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Sabbia nera
Cristina Cassar Scalia (Einaudi Stile Libero)


Ogni città ha il suo giallista. Viene il sospetto che oramai il vero obiettivo sia quello di farsi sponsorizzare dal comune o regione per vendere i diritti dei propri romanzi e realizzare una serie tv per promuovere il turismo locale (Montalbano ha fatto scuola). Cristina Cassar Scalia, nata a Noto, oftalmologa di professione e catanese di adozione ambienta la sua storia a Catania (la sabbia nera del titolo è la cenere dell'Etna in eruzione) e come tutti gli altri (non solo italiani) infarcisce il suo racconto di luoghi, abitudini, eventi e riferimenti culinari di quella città e della Sicilia orientale (beh, almeno la Vicequestore Vanina Guarassi non ascolta il blues o il jazz con relativo elenco dei brani che ascolta quando arriva a casa. E' appassionata di cinema d'essai soprattutto italiano, il che ce la rende subito più simpatica). Però gli ingredienti (oramai un pò triti) li sa mescolare ad un tessuto narrativo abbastanza solido, Riesce con le giuste intersezioni fra i vari piani del racconto (dall'indagine principale alla vita privata della protagonista al tratteggio personaggi di contorno) a tenere viva l'attenzione del lettore e a farsi apprezzare. Non molto di nuovo sotto il sole, ma sotto l'ombrellone almeno riesce a farsi apprezzare come lettura piacevole e di qualche interesse.