CULTURA E TEMPO LIBERO

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Matej Visniek Il venditore di incipit per romanzi

La casa editrice Voland sta facendo un lavoro eccellente portando al pubblico italiano una serie di autori poco conosciuti al pubblico italiano ma di straordinario talento. Matei Visniek è uno scrittore e drammaturgo rumeno fuggito nel 1987 a Parigi per sfuggire alla censura del regime di Ceausescu e (unico dopo Ionesco) impostosi nel panorama teatrale europeo. "Il venditore di Incipit per romanzi" è (come dice il sottotitolo dell'edizione rumena) è un romanzo caleidoscopio, in cui invenzioni surreali e affastellamento di sottostesti, disquisizioni brillanti sulla creatività e la letteratura, intuizioni distopiche, personaggi paradossali o tristemente realistici e rimandi politici alla storia della sua patria e su Bucarest si intrecciano in un vortice avvincente di grande finezza e godibilità.

Zadie Smith L'impostore

Zadie Smith è una delle scrittrici più talentuose che possiate leggere. A 6 anni di distanza dalla sua ultima opera ("Swing Time") si cimenta con un romanzo storico in cui la sua decostruzione e sottile analisi della contemporaneità si sposta nell'epoca vittoriana senza rinunciare a dirci qualcosa di significativo per i nostri tempi. Un romanzo che ha al centro un caso di cronaca che nel 1873 ha coinvolto l'intera Inghilterra, generando fazioni contrapposte e fanatici sostenitori di una delle due tesi contrapposte. Un caso su di una palese frode portata in tribunale attorno al quale si affastellano questioni sociali e di classe, riflessioni sul colonialismo, questione femminile e lo sfilacciarsi della contrapposizione tra verità e menzogna

Yuval Noah Harari Nexus. Breve storia delle reti di informazione dall'età della pietra all'AI

Di Harari avevamo già recensito "Sapiens", ricostruzione degli snodi fondamentali dell'affermazione degli homo sapiens come specie dominante del pianeta terra. Il suo sguardo da quel libro ha iniziato a rivolgersi al futuro, all'analisi dello stato attuale della civiltà umana e alle nuove sfide evolutive che emergono, dall'emergenza climatica alle nuove tecnologie e al loro impatto sulla vita dell'intera specie. Il nuovo "Nexus" si occupa (preoccupa) delle nuove trasformazioni della tecnologia dell'informazione a partire dal fenomeno dei social network fino all'intelligenza artificiale. Capire potenzialità, conseguenze e problemi dei nuovi scenari che queste svolte delineano e pongono è cruciale per l'umanità intera e,, pur con qualche semplificazione eccessiva, i temi posti dal libro sono assolutamente imprescindibili.

Piero Colaprico Le vie della katana

Nel 2024 Piero Colaprico (giornalista di Repubblica e giallista di vecchia data) ha pubblicato dapprima "Sequestro alla milanese" e da poco la raccolta di racconti "Le vie della katana". Se la sua (e di Scerbanenco) Milano è l' ambientazione elettiva dei suoi noir questi racconti si allargano al resto d'Italia e alle reti internazionali del crimine globalizzato e della immigrazione. Ma non cambia la qualità della sua scrittura nè i suoi registri che variano dal tragico all'ironico, dal disincantato alla partecipazione umana. E non cambia l'acutezza sociologica che attraverso la letteratura di genere indaga i lati oscuri dell'animo umano e dell'Italia con il suo portato di trame, corruzione e sopraffazione.

Nino Haratischwili L'ottava vita (per Brilka)

Non bisogna farsi scoraggiare dalla mole del libro nè dall'espediente narrativo (un pò da realismo magico) che lega la storia della famiglia narrata (la ricetta di una cioccolata speciale tramandata di generazione in generazione che rappresenta la fortuna ma anche la maledizione per i suoi membri). L'autrice georgiana (trapiantata in Germania) Nino Haratischwili racconta attraverso le vite di 7 donne appartenenti all famiglia Jashi un intero secolo di storia del suo paese d'origine, un secolo segnato da guerre, rivoluzioni, utopie trasformate in terrore sanguinario, di umiliazioni, resistenze e sconfitte..Sette generazioni di fantastiche figure femminili che attraersano la Storia nei suoi aspetti più cupi e dolorosi. Momenti in cui, per citare l'autrice, neppure l'amore è una possibilità di salvezza, ma assomiglia più ad un colpo di grazia.

Fred Vargas Sulla Pietra

Dopo sei anni dall'ultimo libro pubblicato torna in edicola nuovamente Fred Vargas (pseudonimo della scrittrice francese Frederique Audouin-Rouzeau) con una nuova avventura del commissario Adamsberg. Il suo livello di scrittura è sempre stato tra i più alti della oramai sterminata produzione giallistica internazionale e certamente è stata capostipite di molteplici epigoni (anche italiani) molto spesso non del suo livello.Non esente ovviamente da una certa ripetitività di situazioni e clichè, resta pur sempre una lettura di assoluta godibilità e di una profondità umana ancora particolare. Una buona lettura estiva tra omicidi, miti bretoni ancestrali e l'erratico procedere del suo commissario.