CULTURA E TEMPO LIBERO

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Lives Outgrown
Beth Gibbons


Una voce eterea, struggente, che a tratti sembra sul punto di spezzarsi, ma che trasmette emozioni e sentimenti, fredda e calda allo stesso tempo, densa di spiritualità (laica) e intimità tagliente. Non una voce da virtuosa, ma una voce essenziale ed intensa,. che riesce ad essere magica. Complice anche la produzione di James Ford (musicista e produttore degli Artic Monkeys, dei Blur, degli ultimi Depeche Mode per dire) in un tessuto musicale di folk a tratti sinfonico, a tratti psichedelico riesce a mettersi completamente in gioco con sincerità, a volte durezza e cupezza, affrontando con sincerità le delusioni e le piccole gioie di una donna sull'orlo dei 60 anni e che deve fare i conti con il decadimento fisico, la menopausa, le perdite e le fragilità del passare del tempo. Un disco certamente cupo, traballante ma soave e di grande forza. Una donna schiva che ha fatto della riservatezza un tratto fondamentale (ma che sempre non esita a prendere posizioni politiche pubbliche nette, come sulla questione palestinese) si mette a nudo confrontandosi con le criticità della vita senza recedere dalla ricerca della bellezza e dell'amore come unico senso possibile.