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Crossing Dragon Bridge

Steve Wynn | Blue Rose Records

Elgin Avenue Breakdown

Anche se la prima canzone di Crossing Dragon Bridge, l'eccentrica Manhattan Fault Line richiama, già nel titolo, NYC, tutto il disco è un compromesso con le radici rock'n'roll di Steve Wynn e la volontà di sperimentare senza necessariamente rientrare in qualche schema. A livello concettuale, e forse qualcosa di più, Crossing Dragon Bridge condivide molte delle impostazioni di Magic (compresa la bella Bring The Magic la cui assonanza va ben oltre il titolo). Anche qui il songwriter ha la meglio sulla sua rock’n’roll band: gli amici e i compagni di sempre (Kirk Swan, Chris Cacavas, Linda Pitmon e lo stesso Chris Eckman) sono giostrati insieme agli archi, agli effetti, ai bassi e alle batterie elettroniche. Però Steve Wynn invece di virare verso i Beach Boys o Phil Spector si avvicina coraggiosamente a Goran Bregovic o persino Fabrizio De Andrè per raccontare un mondo sospeso tra sogno e amore, speranza e decadenza e infine travolto dalle guerre e dalla morte di sempre. Per tutto questo Crossing Dragon Bridge è da prendersi, come suggerisce lo stesso Steve Wynn, come un omaggio alle atmosfere e alle vibrazioni di una città nel cuore dell'Europa e a un tentativo di aprirsi orizzonti ancora tutti da scoprire. Anche se il ponte metaforico tra il "cult artist" del rock'n'roll e l’interprete a tutto tondo, Steve Wynn l'ha già superato con grande savoir faire.

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