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Alice/Blood Money

Tom Waits | Anti/Epitaph

Elgin Avenue Breakdown

Blood Money ed Alice, Alice e Blood Money, due facce della stessa medaglia, due dischi separati con molto in comune. Non sono così profonde le differenze che li separano: Alice è il disco delle ballate notturne e dei cuori solitari, Blood Money il rigurgito da lupo mannaro a cui Tom ci ha spesso abituato, in entrambi i casi ci sono le eccezioni e gli scambi di ruolo. Aveva voglia di presentarsi in questo modo e lo ha fatto, ha lasciato i lidi dorati di una potente multinazionale del disco proprio per fare quello che più gli piaceva, senza restrizioni, e così ci ritroviamo a parlare di due nuovi capolavori. E' il solito Tom Waits, non è cambiato e non vi troverete particolari novità stilistiche: questa è anche la sua forza, sempre uguale a se stesso, sempre ispirato, perchè pochi ormai sono in grado di sbandierare tanta poesia in uno solo colpo, per giunta doppio. Questa volta è stato rapito dalla letteratura e dal teatro, dedicando un disco all'arcinota Alice nel paese delle meravilgie di Lewis Carroll e l'altro a Woyzeck, piece teatrale di George Buchner. Romantico all'inverosimile, struggente, malinconico, Waits ci guida tra le sue ballate folk stralunate, i suoi blues rancorosi, le sue melodie sghembe, scarnificando sempre più il suo linguaggio musicale.

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