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I Don't Want To Take Nothing With Me When I'm Gone

Angelo Leadbelly Rossi | ALR

Come suggerisce il suo nome, Angelo Leadbelly Rossi è un grande estimatore di quella tradizione musicale americana che attraversa il blues e il folk, ma che ormai ha varcato i confini propri degli Stati Uniti ed è diventata un patrimonio trasversale alla gente più sensibile, piuttosto che un tesoro nazionale. Per questo la copertina del suo ultimo disco, che ricorda da vicino le fotografie di Stephen Shore, riporta ad un'America dell'anima, piuttosto che della realtà, ed è poi dentro, tra "ossa doloranti, come vecchi ricordi di amori traditi nei deserti dell'anima. Solo una manciata di canzoni" che si scorpre questo uno dei blues migliori che si suona in Italia, e non solo. Ad Angelo Leadbelly Rossi (voce, chitarre e piano) con con Vittorio Bettoni (basso e tuba) e Andrea Cajelli e Angelo Fiombo (batteria) è riuscito il miracolo di interpretare suoni, linguaggi, atmosfere e suggestioni afroamericane con il piglio e l'onestà di chi li ha coltivati da sempre con passione, dedizione, sofferenza, pazienza e in un parola con l'amore per la cultura. Per cui capita di sentire le note di Ry Cooder in Brother Wim Blues, ma forse perché lui a sua volta si era ispirato a Blind Lemon Jefferson, una trasmissione di saperi, conoscenze e temi che scorre lungo le corde della chitarra e che è sempre attuale perché No More War, che conclude l'album, è l'invocazione blues dei nostri tempi. Per averlo o per altri contatti: leadbelly.rossi@tin.it.

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