CULTURA E TEMPO LIBERO > MUSICA

Glitter In The Gutter

Jesse Malin | One Little Indian

Elgin Avenue Breakdown

Il terzo disco di Jesse Malin centra il bersaglio: dopo l'esordio di The Fine Art of Self-Destruction e l'ottimo The Heat, il cantautore di New York trova una felice sintesi tra i suoni amati e imparati dalle sue rock'n'roll bands preferite (i Clash, i Replacements, i Rolling Stones) e il tono del narratore metropolitano, elettrico e visionario, che ha in Bob Dylan (e nei suoi infiniti discepoli) il principale punto di riferimento. Non a caso, gli snodi fondamentali di Glitter In The Gutter vertono attorno a Broken Radio, dove Jesse Malin e Bruce Springsteen s'inerpicano in un duetto straordinario e alla versione acustica (piano forte e soltanto un po' di rumore della chitarra elettrica) di Bastards of the Young, una delle canzoni più trascinanti dei Replacements. Tra questi due estremi (e la dedica a Lucinda Williams, proprio con Lucinda) Glitter in the Gutter è un piccolo, affascinante e importante ritratto della rock'n'roll star da giovane, che vive sulla strada, prende nota di tutto, scrive le canzoni guardando la città (che poi è New York City) vivere e morire, svegliarsi e dormire e poi quando sale sul palco, ovunque si trovi nel mondo, canta e suona come se fosse questione di vita o di morte e, come succede sempre nei migliori casi del rock'n'roll, lascia vivere un segnale di speranza anche nei momenti più difficili.

Vai all'Archivio MUSICA