CULTURA E TEMPO LIBERO > MUSICA

Natural Forces

Lyle Lovett | Lost Highway

Elgin Avenue Breakdown

Un altro luogo comune usato per semplificare e in fondo per banalizzare è quello che recita "i suoi dischi sono tutti uguali". Ora, a prima vista Lyle Lovett sembra il più adatto a incarnare il musicista e/o il songwriter cristallizzato intorno al proprio stile. Anche Natural Forces non fa eccezione: i musicisti sono sempre quelli (beh, però che musicisti: Matt Rollings al pianoforte, Russ Kunkel alla batteria, Victor Krauss al basso, Dean Parks alla chitarra, Paul Franklin alla pedal steel), le canzoni pescano nel solito fiume (Townes Van Zandt, Eric Taylor, Robert Earl Keen), persino la grafica non è cambiata, figurarsi la musica. Un sound così raffinato che solo ad un pazzo verrebbe in mente di cambiarlo. Qualche variazione in più, come hanno fatto Tom Russell e, in parte, Robert Earl Keen potrebbe portare una ventata di freschezza, ma Lyle Lovett sembra impermeabile alle tentazioni. Prendendolo per la coda (come se fosse uno dei suoi amatissimi "wild horses") Natural Forces è persino tradizionalista con la versione acustica di Pantry, virata verso il bluegrass e gioca ancora con Farmer Brown/Chicken Reel, un numero swing spettacolare. Lo snodo arriva con Whooping Crane di Eric Taylor, peraltro in una bellissima versione, che introduce la parte preponderante e maggioritaria di Natural Forces che proprio da qui vira verso ballate dalle tonalità più rarefatte e il cui punto più alto, neanche a dirlo, è Loretta di Townes Van Zandt.

Vai all'Archivio MUSICA