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One Time One Night: Live Recordings Vol.1

Los Lobos | Los Lobos Records

Elgin Avenue Breakdown

E' soltanto uno spunto perché i concerti dei Los Lobos sono molto più ampi, sia per durata che per varietà. One Time One Night: Live Recordings Vol.1 sceglie di dare la precedenza al lato più duro, elettrico e sperimentale dei Los Lobos e forse non a caso è prodotto da Cesar Rosas, che spesso interpreta l'anima più rock'n'roll, con una tracklist perentoria. Un set intriso di blues, chitarre e psichedelia come non mai, meno caleidoscopico di Live At The Fillmore, si tratta di una selezione che con ogni probabilità risale ai concerti della prima metà del 1996. L'album di riferimento era il granitico e spigoloso Colossal Head, e anche se One Time One Night: Live Recordings Vol.1 riporta poco meno della metà dei concerti dell'epoca rende benissimo l'idea della forza di quello straordinario gruppo che sono i Los Lobos. Delle loro escursioni cosmopolite resta la bellissima Maricela, dove peraltro sembrano faticare a tenere a freno le chitarre. Nel resto protagonista è un feroce agguato chitarristico. A partire da Colossal Head, un attacco possente con chitarre e tastiere molto acide. Quattro minuti che riportano i Los Lobos all'inizio della loro storia, con quel riff ripetuto all'infinito che sembra preso dai Cream. Lo schema si ripete con Mas Y Mas, la canzone centrale di Colossal Head, che diventa l'occasione per una divagazione free con David Hidalgo superlativo e un finale devastante.

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