CULTURA E TEMPO LIBERO > MUSICA

Live At The Mocambo

Elvis Costello | Universal

Elgin Avenue Breakdown

Elvis Costello ha cominciato la sua carriera con due dischi (My Aim Is True e This Year’s Model) che insieme rappresentavano il passato e il futuro: un passato del rock’n’roll tornato ad essere attualissimo e un futuro rigenerato da una prospettiva nuova, da un’onda di vitalità inaspettata e travolgente. Il personaggio però è portato alle riconsiderazioni e alle rivisitazioni storiche e ristampa dopo ristampa (e con Elvis Costello non è mai finita) i passaggi fondamentali degli esordi non solo sono diventati sempre più definiti, ma sono anche passati da due a tre. La recente ristampa di Live At The Mocambo, già allineato alla legalità quando uscì nel box 2 1/2, aiuta infatti a inquadrare passato, presente e futuro del rock’n’roll secondo il Costello pensiero. Il tempi si mischiano e si confondono, come è proprio di ogni rivoluzione: My Aim Is True fu una scossa per i songwriter almeno quanto il primo disco dei Clash lo fu per le rock’n’roll band. Sembrava tutto nuovo, eppure aveva radici profonde, da Buddy Holly in giù. This Year’s Model, con gli Attractions (Steve Nieve alle tastiere, Bruce Thomas al basso e Pete Thomas alla batteria) ormai formati, era già un altro suono (e così sarebbe rimasto a lungo, diciamo fino ad oggi, salvo le parentesi di Almost Blue e King Of America e altre note deviazioni di percorso), più compatto, moderno, veloce. Live At The Mocambo, riassumendo dal vivo entrambi, faceva capire da quale caos primordiale arrivavano quelle canzoni e quel sound.

Vai all'Archivio MUSICA