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Duches Of Coolsville

Rickie Lee Jones | Rhino Records

Elgin Avenue Breakdown

Tutto, attorno a lei, odora di leggenda. Il suo debutto in società con Tom Waits e Chuck E. Weiss, l'esordio, i jazzisti, persino l'ultima generazione di manager più ispirati dalla musica che dal budget. E' per questo che l'altisonante titolo di Duches Of Coolsville le si addice senza temere smentite. Del resto, basta scorrere l'elenco dei musicisti e dei produttori dal 1979 ad oggi: si comincia con Lowell George per arrivare a Bill Frisell, e tra questi due estremi si snoda un olimpo che comprende Steve Gadd e Jim Keltner, David Hidalgo e Brian Setzer, Walter Becker e Joe Henderson, Leo Kottke e Dean Parks, Dr. John e Donald Fagen. Bisogna avere una grazia superiore per interloquire con tutto questo talento ed è quello che, al di là dell'aspetto antologico, conferma Duchess Of Coolsville. In tutti questi anni, nonostante le rituali problematiche legate alla produzione dei dischi, Rickie Lee Jones non ha mai perso quel magnetismo che la conduce verso canzoni (e interpretazioni) senza tempo. La selezione di Duchess Of Coolsville (curata dalla stessa Rickie Lee Jones con Karen Ahmed) sembra avvalorare l'ipotesi di un ritratto imperniato proprio sulle diverse sfumature del suo songwriting, piuttosto che sulle modalità cronologiche della sua carriera e, non a caso, l'ultimo disco è ricco di canzoni allo stato primordiale, diamanti grezzi che brillano di luce propria. Imperdibile.

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