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Baby I'm bored

Evan Dando | Setanta

Elgin Avenue Breakdown

Impossibile non pensare ad Evan Dando come ad un grande talento sprecato del rock americano: quando nei primi anni novanta ebbe la fortuna di prendere il treno giusto, trovò il suo quarto d'ora di notorietà, grazie alle frizzanti commistioni folk-punk dei suoi Lemonheads. Erano anni in cui la scena undeground finiva dritta in classifica e sulla spinta del fenomeno "grunge", Nirvana e parenti stretti, i Lemonheads beneficiarono dell'onda lunga di quel successo. Purtroppo effimero, come spesso accade, e soprattutto ingannevole: il background del giovane Evan non era tanto rappresentato dalle chitarre heavy e dai riff dei Led Zeppelin, quanto dal folk dei sixties, dalla rivoluzione country-rock di Gram Parsons e dalle armonie dei Byrds. Da quei giorni, metà anni novanta, è passata un'eternità: Evan Dando si è perso, ha conosciuto i classici travagli, droghe annesse, della rock star in declino e per risollevarsi si è preso tutto il tempo necessario. In Babe I'm Bored lo ritroviamo in veste solista, con meno sogni in tasca e più onestà nella mente. Un raccolta di canzoni tenui, folk-rock dal tratto intimista, che raramente vanno alla ricerca della rabbia giovanile e qualche volta tentano il guizzo pop: segno di maturità o di stanchezza? In parte tutte due le cose, anche perchè la pletora di musicisti chiamati in soccorso (tra cui Howe gelb e i Calexico al completo) entra in punta di piedi ma non incide più di tanto sulla resa finale.

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