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Jerusalem

Steve Earle | Artemis

Elgin Avenue Breakdown

All'improvviso, il mondo ha scoperto Steve Earle. E' bastata una canzone, John Walker's Blues, per scatenare la polemica: la sua versione dei fatti non è piaciuta ai patrioti e agli allineati perché anche provare a capire ormai è illegale. Poco importa, outsider e fuorilegge Steve Earle lo è da sempre e con Jerusalem, titolo apocalittico, ha dimostrato una volta di più di essere una voce fuori dal coro. Indipendente, libero, coraggioso: non soltanto per le canzoni, in cui si permette perfino di parlare di teoria della cospirazione (Conspiracy Theory), un argomento molto caro agli americani, ma soprattutto (ed è quanto più ci riguarda) per quella coerenza con cui difende il C'è l'anima di Steve Earle: quanto basta a rendere a rendere Jerusalem il lato oscuro di The Rising. Se Bruce Springsteen cerca la strada della comunità, dell'amicizia, dell'amore; Steve Earle prova a capire e insinua qualche dubbio, a partire dalla suggestione iniziale dei primi versi di John Walker's Blues dove racconta di figli "cresciuti con Mtv", e si vedono i risultati. Un grande disco, e un personaggio unico, non degno dell' attenzione banale e superficiale di cui è stato oggetto.

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