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Together Trough Life

Bob Dylan | Sony

Elgin Avenue Breakdown

Se la svolta non è così netta e angolata è anche perché tutta la storia di Bob Dylan è fatta di così tante rivoluzioni che ormai non si distinguono una dall’altra. Il nuovo giro di danza però contiene e mette in risalto degli elementi che, Dylan a parte, hanno molto da raccontare. Intanto, la fisarmonica di David Hidalgo, che funziona da guida e da anfitrione in tutto il disco: non è soltanto quella del border e della tradizione mariachi, ma (come è noto) anche quella dei Los Lobos (una delle più importanti rock’n’roll band degli ultimi trent’anni), di The Lonesome Jubilee, delle notti parigine, in alcune sfumature persino delle sue naturali origini mitteleuropee o nelle sue declinazioni mediterranee. Poi la coabitazione con Robert Hunter nel songwriting delle canzoni e che, non solo rispolvera antichi legami con i Dead, ma spruzza di una ventata di giocosità (compresa la citazione del fuorilegge Billy Joe Shaver) un linguaggio già disposto di suo ai salti mortali. Infine, il suono: a differenza di Modern Times o Love & Theft, i suoni sono sporchi (la chitarra di Mike Campbell è un’enciclopedia aperta) come se Bob Dylan & His Band fossero registrati con un solo microfono in una bettola del New Mexico perché Together Through Life è un disco che porta sul border, certo, ma è anche una frontiera tra il rock’n’roll e quanto c’è stato prima del rock’n’roll.

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