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The Very Best Of The Doors

The Doors | Elektra

Elgin Avenue Breakdown

A distanza di quarant'anni i Doors vengono celebrati con un'antologia doppia e la riedizione di tutti gli album. Fu infatti sul finire dell'agosto 1966 che, in sei giorni, i Doors registrarono l'album d'esordio che pubblicarono nei primi giorni del 1967, quando, quasi in contemporanea, apparirono per la prima volta in televisione. Il primo album dei Doors, all'alba del triennio che cambiò per sempre la storia del rock'n'roll (1967, 1968 e 1969) conteneva già tutti gli elementi che avrebbero creato un'aura misteriosa e minacciosa attorno alla figura di Jim Morrison. Una follia impenetrabile di canzoni, poesia, suoni, sensualità, Kurt Weill e Bertolt Brecht, Willie Dixon e Howlin' Wolf, in un groviglio psichedelico che raggiungeva il suo zenith alla fine: quasi una premonizione, un presagio, The End. Per tutto ciò The Doors fu un colpo durissimo alla mitologia dell'epoca, perché Jim Morrison non predicava, non chiedeva l'amore o la pace e con la sua voce evocava tanto le apocalissi, quanto una sensualità torbida e fuori da ogni controllo. Un mito, nel senso più classico del termine, ma anche un volto straordinariamente legato ai tempi in cui viviamo, e quindi ancora attualissimo, perché, come scrisse Lester Bangs, "se i Rolling Stones erano sporchi, i Doors erano veramente spaventosi, e la differenza è rilevante perché elemento sostanziale della nostra epoca è proprio la paura".

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