CULTURA E TEMPO LIBERO > LIBRI

Liberami dal nulla

Dichiaratamente ispirato a Nebraska, di cui recupera persino l'immagine di copertina (con un parabrezza spruzzato di pioggia, piuttosto che invaso dalla neve, ed è già una prima sensibile differenza) l'esordio narrativo di Tennessee Jones è un coraggioso e sensibile punto di partenza. Premesso che l'ispirazione a Springsteen (nonostante il titolo della collana, Badlands) è molto relativa, nel senso che Tennessee Jones si lascia trasportare più dalle emozioni e dalle suggestioni delle canzoni di Nebraska che dal loro effettivo background culturale ed estetico (per esempio, Atlantic City sembra più legata al famoso videoclip che ai fatti reali a cui si ispirava la canzone), i dieci racconti di Liberami dal nulla riportano all'essenzialità blue collar delle short stories di Raymond Carver. Nessun paragone, per carità, ma è sufficiente notare come certi temi restino costantemente in circolo: Bruce Springsteen (e Tom Waits) ispiravano Raymond Carver, quest'ultimo ritorna nelle brevi frasi di Tennessee Jones e nel suo mondo senza speranza che si dice è permeato da Nebraska. Non è soltanto un'altra America quella che spurga dalle pagine di Liberami dal nulla, ma anche un'altra vita: disperata, raminga, ambigua, spietata e livida. Una vita da cui, come diceva Springsteen in coda a Jungleland, i poeti si tengono alla larga e allora onore a Tennessee Jones che ha avuto il coraggio di affondarci le mani e i piedi.

Vai all'Archivio lIBRI