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Aprile è il più crudele dei mesi

Derek Raymond | Meridiano Zero

Aprile è il più crudele dei mesi
Altri libri di Derek Raymond:
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E morì a occhi aperti
Il mio nome era Dora Suarez
Come vivono i morti

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Derek Raymond è uno di quegli scrittori che hanno regolarmente e ostinatamente vissuto nella più pura marginalità rispetto al mondo della letteratura e degli intellettuali, ma nei suoi libri c'è una forza nella scrittura, un'idea di romanzo, un lavoro sul linguaggio e sul paesaggio (Londra, di solito), ci sono personaggi e caratteri, intrighi e sfumature da renderli sensibilmente e visibilmente vicini alla realtà, per quanto schifosa essa sia.
Non è un caso che avesse idee chiare sul suo genere di lavoro perché disse una volta: "La funzione del romanzo nero è di impedire alle persone di dimenticare l'orrore che regna". Lui ci è riuscito regolarmente.
In Aprile è Il Più Crudele Dei Mesi il sergente della Factory (la stazione di polizia di Chelsea) si trova davanti un corpo umano smembrato, bollito e sistemato in bella mostra in cinque sacchetti di plastica.
Attenzione: non è pulp, trash, kitsch.
Derek Raymond punta sempre al sodo (cioè alla psicologia dei personaggi e degli eventi) e proprio dal quel macabro ritrovamento svilupperà un caso che lo porterà a trovare killer spietati, politici corrotti, malavitosi di tutte le categorie, poliziotti violenti e qualche agente segreto fuori gioco. Sulla trama è giusto non dire molto di più perché Aprile è Il Più Crudele Dei Mesi è un libro che si legge tutto d'un fiato, trascinati dalla scrittura di Derek Raymond e dai dialoghi di personaggi che sembrano vivere una vita propria. Un grande scrittore.

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