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Note al Caffè

Elliott Murphy | FBE Edizioni

Note al caffè

Elliott Murphy è sicuramente più noto per la sua attività di cantautore che
di scrittore e giornalista. Avendo esordito ormai trent'anni fa e con un'intensa carriera equamente divisa tra Parigi e New York, Elliott Murphy ha dato una forma reale al suo motto preferito: "Il rock'n'roll è la mia droga, la letteratura la mia religione". Di questo aforisma, Note al caffé costituisce un passo molto importante. Si tratta di appunti di viaggio, scritti ai margini di quella "café society" (come la definisce lui stesso) che ormai non esiste più. Brevissime short stories, ritratti di un tempo passato e delle differente, vissute in prima persona, tra Europa e America ("Soltanto in America è esploso il fenomeno anni Sessanta, nel resto del mondo abbiamo avuto per due volte gli anni Cinquanta. E poi ci siamo svegliati direttamente negli anni Settanta: tutti portavano i pantaloni a zampa d'elefante e protestavano contro la guerra e le bombe".), qualche identikit dei personaggi visti nelle strade, un'intensa aria da Lost & Beat Generation, le due aree letterarie più amate da Elliott Murphy. Note al caffé è così un piacevole e stravagante diario di viaggio, magari anche incompleto e frammentario, ma sicuramente immediato e fedele fino in fondo alla sua natura. Curatissima l'edizione italiana, compresa la bella copertina. Colonna sonora consigliata: uno qualsiasi degli ultimi dischi di Elliott Murphy, da Beauregard in poi (e c'è anche una bella antologia che si intitola, guarda caso, Paris New York).

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