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Il grande rastrellamento

Ermanno Mariani | Edizioni Pontegobbo

Il Grande Rastrellamento

Per Ermanno Mariani, un narratore della pianura che dedica gran parte della sua scrittura alla storia e alla vita locale, l'epopea della guerra partigiana nelle valli e sulle colline della provincia di Piacenza, diventa lo scenario ideale per una sequenza di personaggi le cui gesta vengono vissute, e scritte, con il ritmo e il gusto dell'azione. Senza perdere di vista la realtà storica concreta e drammatica: come ben spiega lo stesso Ermanno Mariani nell'introduzione "sul finire del novembre 1944 nel piacentino si annidavano due divisioni e oltre dieci brigate partigiane. I ribelli organizzati nelle zone collinari e montane di questa provincia erano circa cinquemila, comandati da oltre duecento ufficiali". Il grande rastrellamento, da cui il titolo di questa raccolta di racconti che sembra anche una sintesi delle ricerche e delle intenzioni di Ermanno Mariani, fu operato dai nazifascisti senza risparmio di forze e, come è noto, senza andare troppo per il sottile. Tutto il catalogo delle azioni di guerra (dal tradimento alle torture, che non sono una novità assoluta) venne esplorato fino all'annientamento delle forze partigiane. Un sacrificio che avrebbe trovato un suo senso soltanto nella primavera del 1945 quando la "sincerità gioiosa" della Resistenza, come la chiama Paolo Maurizio Bottigelli nella prefazione, divenne la radice delle nostre libertà.

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