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La Caccia

Carla Del Ponte | Feltrinelli

Con la toga di procuratore capo del tribunale penale internazionale, dal 1999 al 2007, Carla Del Ponte ha affrontato e racconta i procedimenti per incriminare i responsabili e per rendere giustizia alle vittime di due tra i più grandi crimini contro l'umanità del ventesimo secolo: i genocidi in Rwanda e nella ex Jugoslavia. Nella sua infanzia nel Canton Ticino Carla Del Ponte andava a caccia di vipere con i fratelli. Diventata adulta si è messa sulle tracce di serpenti ben più infidi e pericolosi che hanno attraversato una buona metà del sentiero della sua vita quando ha dovuto, in qualità di procuratore capo del tribunale penale internazionale, perseguire i criminali responsabili degli atroci genocidi in Rwanda e nella ex Jugoslavia. Nella sua ricostruzione, minuziosa e dettagliatissima nel raccontare piccole vittorie e grandi fallimenti, a tratti sembra di leggere un sofisticato legal thriller con una protagonista volitiva che non si fa mancare nulla ma che non risparmia colpi al "muro di gomma" di politica & affari che rallenta o tende a impedire la giustizia. Carla Del Ponte si trova a combattere con intrighi, noncuranza, incompetenza, indifferenza, lasciando, in fondo a un tomo di quattrocento pagine, il vero giudizio a scrittori e storici. Una atto di estrema sensibilità perché la giustizia ha un peso indiscutibile, ma le condanne della storia non hanno appelli.  

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