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Sulla Riva del Mare

Abdulrazak Gurnah | Garzanti

Un romanzo sinuoso e complesso che comincia in una stanza riservata della polizia alla dogana dell'aeroporto di Gatwick, Londra, Inghilterra, Europa. Da Zanzibar arriva Saleh Omar con una valigia piena di niente perché "è difficile sapere con precisione in che modo le cose sono arrivate a essere come sono, dire con una certa sicurezza che prima c'era questo, che poi ha provocato quest'altro e adesso eccoci qui". Il suo destino si incrocia con quello di un altro esule, un altro rifugiato politico, Latif Mahmud con il quale, in un paese ospite e straniero scopre che "ciò che sappiamo ci riporta continuamente alla nostra ignoranza, ci fa vedere il mondo come se fossimo ancora nella pozza tiepida che conoscevamo dai terrori infantili".

Scritto splendidamente da Abdulrazak Gurnah, Sulla riva del mare è un libro di straordinaria e toccante attualità perché pone l'accento, in maniera lirica e armoniosa, sul senso di disorientamento, sulla disperazione e sullo sconforto di chi, per un motivo o per l'altro, vive la condizione dell'esule. "Ho il tempo fra le mani, sono nelle mani del tempo, per cui potrei anche render conto di me. Prima o poi ci tocca farlo", dice ad un certo punto uno dei personaggi di Abdulrazak Gurnah ed è quello che fa Sulla riva del mare : coglie il suo, il nostro tempo e ci rende coscienti di ciò che siamo. Stranieri, di passaggio, ospiti: proprio Sulla riva del mare.

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