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Paolo Conte

Roberto Caselli | Editori Riuniti

Paolo Conte è un caso più unico che raro nel mondo della musica europea. Il suo talento di chansonnier e la sua verve di musicista innamorato dei jazzisti, il suo essere astigiano al cento per cento ("Noi gente di Asti siamo un po' tagliati fuori, un po' selvatici, accanitamente indipendenti") perfino nel difendere il barbera ("Il barbera è il più grande vino del mondo. Che non sia tanto nobile, essendo un vino da contadini, un vino da osteria, non conta è un vino perfetto") lo rendono un personaggio straordinario davvero speciale. Il ritratto di Roberto Caselli, in questo agile volume, gli rende onore: oltre all'introduzione storica, scritta con il consueto garbo, c'è spazio per una discografia (completa, critica e ragionata) che è il nucleo centrale dell'esistenza di Paolo Conte e, di conseguenza, di questo libro.
Però lo scopo, pur nel formato ridotto, non si riduce ad una guida all'acquisto perché tanto la parte introduttiva (comprese le gustose citazioni del Paolo Conte pensiero) quanto la sequenza finale dedicata ai musicisti e ai cantautori influenzati dalle sue ballate, sembrano cercare la giusta collocazione della figura di questo vero maestro della musica, delle canzoni e della vita. Bellissima la copertina che, in uno scatto in bianco e nero, racchiude tutta una storia.

 

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