CULTURA E TEMPO LIBERO > LIBRI

I feel good

James Brown | Minimum fax

Il James Brown sulle pagine in bianco e nero è come quello sul palco. Non si nasconde. Si concede. Si lancia. Non si risparmia. Certo, la scrittura è grezza, immediata e confidenziale e d'altro canto James Brown è diventato James Brown per ben altre applicazioni del ritmo e delle parole. In più la sua autobiografia fugge i cliché delle celebrazioni e delle assoluzioni, raccontando con una sincerità a tratti disarmante la sua storia dentro la musica e l'America, seguendo i cicli ondeggianti dei successi e dei fallimenti. James Brown spiega così le fatiche e le lotte per rimanere coerente e indipendente partendo dalla terra, dalle strade e dal profondo sud degli Stati Uniti per tornarci, infine, dopo aver provato di tutto. Un episodio dopo l'altro, neanche fosse un film noir, I Feel Good snocciola una vita vissuta intensamente senza perdere di vista il territorio e i tempi in cui è fermentata: "Se chi aveva il potere negli anni Quaranta e Cinquanta teneva l'America prigioniera, il rhythm and blues, il soul, il country e il rock'n'roll furono le chiavi che diedero la libertà alla generazione successiva. La musica non si limitava a parlare di ribellione, la musica era ribellione. Prima del rock'n'roll nessuna generazione si era mai ribellata in blocco, almeno non con la musica. Questi ragazzi invece cominciarono a pensare, e a usare il proprio passato come pietra di paragone per guardare il futuro". Qualcosa di più dell'autobiografia di una rock'n'roll star.

Vai all'Archivio lIBRI