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Senza mai fermarsi
Paul Bowles | Feltrinelli
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L'autobiografia di Paul Bowles torna in un'edizione
lussuosa e estremamente accurata che segue il lungo viaggio nella
storia dello scrittore che proprio su queste pagine confessava la
sua totale dipendenza dalla scrittura, fino a trarne dolorose
conseguenze: "Era passato molto tempo da quando avevo deciso che
il mondo era troppo complesso perché potessi scrivere narrativa.
Se non riuscivo a capire la vita, non sarei mai stato in grado di
trovare punti di riferimento che l'ipotetico lettore potesse avere
in comune con me". Senza mai fermarsi parte da questa lucida presa
di coscienza per confrontarsi, nella vita e nella scrittura, con
quello che Gore Vidal definiva "un flusso interminabile di stelle,
tanto simili a quegli atomi di cui siamo composti, che nel nostro
timore reverenziale per tale spaventevole infinità, sperimentiamo
non soltanto orrore, ma anche senso di similitudine".
Paradossalmente, questo continuo viaggiare, ai quattro angoli del
mondo, non l'ha portato "troppo lontano da casa" ma a ritrovarsi
in fondo ai mille viaggi e alle mille storie raccontate con il ben
noto stile da questo libro: "Dunque ero proprio io, era lì che mi
trovavo, in quel preciso istante e non in un altro. Il fatto di
poter affermare tutto ciò con certezza era un'esperienza nuova e
appagante". Un grande testimone dei travagli del ventesimo secolo.