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A.I. Intelligenza Artificiale

Steven Spielberg | Warner

Questo film dovrebbe entrare nella storia dei classici perché è la perfetta promessa mancata. C’erano tutte le coordinate, in partenza, perché ne sortisse un capolavoro: l’intuizione originale del racconto di Brian Aldriss, il lavoro preparatorio svolto da Stanley Kubrick e infine il tatto di Steven Spielberg che sembrava con una certa naturalezza alla complessità della trama. Queste le premesse che ruotano attorno alla storia di David, nome biblico e simbolico per un bambino che è in realtà un robot, prima adottato e poi abbandonato al proprio destino in un mondo già sommerso in gran parte dagli oceani e diviso tra creature meccaniche dalle sembianze umane e esseri umani con un cuore più duro dell’acciaio con cui sono costruiti i loro facsimili. Non è difficile intuire cosa abbia visto Steven Spielberg nel racconto di Brian Aldriss, a partire dal dualismo innato nell’animo umano per finire con la fascinazione delle possibilità tecniche e scientifiche che, almeno nel primo quarto del film, hanno una disposizione logica. Poi però interviene la mano sinistra di Steven Spielberg: tutto ben organizzato e ripreso alla perfezione, ma il film diventa una fiaba con uno scontato happy end, qualche bella scena, e una bella interpretazione di Jude Law. In DVD esiste anche una versione doppia con materiale aggiuntivo e altri dettagli sulla natura e sulla genesi del film.

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