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Robots

Chris Wedge

Tra Rivet Town e Robot City la distanza si copre con una locomotiva che sbuffa per partire, ma che poi vola come un'astronave: è una fuga dalla mediocrità quella di Rodney Copperbottome, un giovane robot (il titolo del film è già piuttosto esplicito) che ha una spiccata vocazione nel voler diventare un inventore. Il suo arrivo a Robot City, a bordo del treno di cui prima, è un caos di eventi che lo trasportano nel cuore del problema perché tanto la città quanto Rivet Town stanno soffrendo il dispotico cambiamento, imposto in onore del puro e semplice guadagno economico, che vuole rottamare tutti i vecchi robot che non sono in grado di comprarsi i nuovi e scintillanti componenti. Neanche a dirlo, Rodney Copperbottome e la sgangherata banda di amici che raccoglie nel suo cammino a Robot City cominciano ad opporsi al cinico piano fino alla risolutiva battaglia finale. La morale della favola può suonare risaputa, ma Robots è un film d'animazione realizzato con un gusto, una qualità dell'immagine e delle sequenze veramente degno di nota. L'organizzazione stessa degli scenari di Robot City, una metropoli degna di Blade Runner, per quanto molto più luminosa, nonché le splendide coreografie dello scontro finale, più un'infinità di piccoli dettagli curati con certosina attenzione rendono, sì, Robots, un film consigliato ai più piccoli, ma che ha anche qualche suggestione interessante per i più grandi.

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