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Polar Express

Robert Zemeckis | Warner

Con il consueto tatto e l'intenzione di sperimentare tutte le possibilità dei generi cinematografici e della moderna tecnologia, Robert Zemeckis ha esplorato la leggenda di Babbo Natale incrociandola sapientemente con un altro mondo amatissimo nell'infanzia, e non solo, quello dei treni e delle ferrovie. Così, ha ricreato uno straordinario convoglio, trainato da una maestosa Big Boy, la più grande delle locomotive a vapore americane e lo ha messo sui binari nella notte più magica dell'anno, quella della vigilia di Natale. Salire o non salire su quei vagoni, vuol dire credere o meno alla leggenda di Babbo Natale, la cui apparizione è prevista al capolinea (naturalmente al polo Nord). Una volta a bordo, il Polar Express si rivela protagonista con il musical (l'entrata dei camerieri nelle carrozze), l'avventura (le peripezie lungo e in largo per tutto il viaggio) nonché con un riflesso di poesia (la figura dell'hobo incontrata sul tetto). Scene corali, effetti speciali (spettacolare il treno che slitta sul lago ghiacciato) e una ricchezza infinita di dettagli e di sfumature servono soltanto a dispiegare in tutta la sua bellezza una grande fiaba che, come è nella sua natura, rimane con il finale in sospeso perché forse è stato tutto un sogno (o forse no). Per i più piccoli, per la vigilia ma anche per i più grandi che credono ancora ancora a Babbo Natale.

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