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La città incantata

Hayao Miyazaki | Universal

Oscar per il miglior film d'animazione del 2003, il film di Hayao Miyazaki usa le immagini per dispiegare un'insolita poesia, elegante e onirica nello stesso tempo. La storia comincia con la violazione di un confine: in viaggio con i genitori, la piccola Chihiro li vede entrare, in cerca di una scorciatoia, in quella che, in apparenza, sembra una città abbandonata. E' invece un'esperienza di un altro livello, un mondo magico con una moltitudine di personaggi che vivono secondo regole particolari. Chihiro si convince che se vuole salvare i propri genitori (che nel frattempo sono stati trasformati in due maiali) deve lavorare con decisione, cercare di assecondare quel mondo misterioso e spiritato, ma senza perdere niente della sua innocenza e della sua generosità. Lo sviluppo del film, ricchissimo di metafore e avvolto in una densa atmosfera sognante, è un lungo percorso di maturazione, un'odissea psichedelica nel senso più classico del termine, cioè un viaggio nella mente. Tra le immagini, è bellissimo e incantevole il treno che viaggia sull'acqua, ma tutti gli episodi di cui è costellata la trama meritano la giusta attenzione fino all’epilogo finale. Il film, che tra i numerosi premi, ha vinto anche l’Orso a Berlino, onora il cinema d'animazione e più in generale i cartoni animati elevandoli ad una forma d’arte degna davvero dell'appellativo poetico.

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