CULTURA E TEMPO LIBERO > FILM

Jarhead

Sam Mendes | Universal

Era difficile immaginare che Sam Mendes, regista del superbo American Beauty (con cui vinse il premio Oscar), potesse affrontare con la stessa sicurezza con cui ha raccontato la vita nelle periferie americane, un tema così controverso come la prima guerra del Golfo. Soprattutto guardandola dal basso, dal punto di vista di due marines spediti laggiù senza troppe spiegazioni. In realtà Jarhead comincia un po' prima, dalla fase dell'addestramento dei marines ed in particolare dalla formazione dei tiratori scelti e in questo coabita con la prima parte di Full Metal Jacket di Stanley Kubrick per la tensione, l'irruenza verbale e la luce livida che lo attanaglia. Nel Golfo, tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera del 1991, i protagonisti di Jarhead si ritrovano a combattere una guerra surreale (e in questo ci sono molti punti di contatto con Three Kings) con un nemico che nella maggior parte dei casi è già stato disintegrato dagli attacchi aerei e che nel resto si arrende non appena possibile. I veri avversarsi sono altri: una noia devastante, il deserto e la solitudine, l'insipienza e l'arroganza degli ufficiali, la presenza costante della televisione e, alla prima occasione di movimento, persino gli aerei alleati che sparano a qualsiasi cosa si muova nella sabbia. Per tutto ciò Jarhead è un film amaro, crudo e per questo non privo di una sua dolorosa bellezza.

Vai all'Archivio Cinema