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Debito di sangue

Clint Eastwood | Warner

C'è chi ha parlato di un Clint Eastwood appannato e ripetitivo, con una sceneggiatura debole per questo suo ultimo Debito di sangue. Oltre ad avere uno dei titoli più congeniali (raro nelle traduzioni italiane) sentiti di recente, il film è tutt'altro che sfuocato e stanco, continuando su quella scia positiva che il vecchio eroe americano ha intrapreso negli ultimi anni. Un Eastwood attore e regista che prosegue la sistematica distruzione del suo personaggio puro e duro interpretato in passato. L'agente federale Terry McCaleb è vecchio e provato: inseguendo uno psicopatico che lo perseguita, subisce un infarto. Sopravviverà grazie ad un trapianto di cuore, ma deve lasciare il lavoro e dedicarsi ad una vita piú tranquilla. Il passato ritorna sotto forma della sorella della donna che gli ha donato il cuore, Quest'ultima lo ingaggia per scoprire la verità sulla morte misteriosa della sorella: McCaleb acceta per saldare il suo "debito di sangie" con la vittima e si ritrova tra i piedi lo stesso serial killer che stava seguendo prima del suo infarto. Un film asciutto, essenziale: eastwood è l'ultimo dei classici americani e non tradisce mai.

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