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Gli anni in tasca

Francois Truffaut

Un cofanetto imperdibile con quattro film di uno dei più grandi registi di sempre. Gli anni in tasca, L'uomo che amava le donne, Adele, Il ragazzo selvaggio ben rappresentano una sintesi del grande lavoro cinematografico di Francois Truffaut che, come riportava Paola Malanga in Tutto il cinema di Truffaut (Baldini&Castoldi) era anche un attento e disincantato osservatore della realtà e della vita quotidiana: "Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica basteranno a fare la mia felicità fino alla mia morte, che un giorno dovrà pure arrivare e che egoisticamente io temo. I miei genitori sono per soltanto degli esseri umani, è solo il caso che fa di loro mio padre e mia madre, è per questo che per me non sono altro che degli estranei. La politica per me è soltanto un'industria fiorente e i politici degli intelligenti farabutti. Ecco tutta la mia avventura. Non è né allegra né triste, è la vita. Non fisso a lungo il cielo perché quando i miei occhi ritornano al suolo il mondo mi sembra orribile". Un autoritratto molto fedele che trova il suo naturale e logico prolungamento nei suoi film qui ben rappresentati da un cofanetto ottimamente realizzato che sembra accordarsi con le migliori intenzioni del regista francese: "Vorrei che la gente vedesse certe inquadrature che non ci sono, ripensasse al proprio passato, facesse un tuffo nel passato. Vorrei provocare associazioni di idee, far nascere combinazioni, favorire incontri più o meno studiati".

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