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Redacted
Brian De Palma | Magnolia Pictures
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Brian De Palma torna sul luogo del delitto, ma questo non è un film dalle atmosfere noir e thriller care al regista americano, piuttosto un tagliente e lucidissimo commentario alla vita durante la guerra in Iraq, ieri e oggi. Per Brian De Palma è la seconda volta, avendo già dedicato alle “vittime di guerra᾿ l’omonimo film ambientato durante il conflitto vietnamita e qui ritorna con un copione che più o meno è lo stesso. Un pattuglia di soldati che, inferociti per la perdita del loro sergente, s’inventa una sorta di vendetta privata che si trasforma in un sanguinoso, inutile e brutale massacro. Brian De Palma mette una cinepresa dentro l’altra e costruisce il film in gran parte come un diario degli stessi soldati, attraverso le loro piccole macchine digitali, le discussioni, i lunghi momenti di noia e i brevissimi istanti di terrore che distinguono ogni guerra, ma che in Iraq sono resi ancora più imprevedibili da una realtà complicata e intrecciata da mille variabili indipendenti. Un film di grande e dolente emozione civile che mostra, ancora una volta, il carattere indipendente e attentissimo di Brian De Palma che non si nasconde nemmeno negli extra. In un’intervista non nasconde alcuna critica e svela con quanta dedizione è stato costruito il film a partire dalle interviste, toccanti, ai rifugiati di guerra. Una piccola opera utile alla memoria.