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Palermo Shooting

Wim Wenders | Feltrinelli Le Nuvole

Tormentato dall’eterno dilemma tra arte e successo, Finn è condizionato dai suoi incubi non meno che dalle sue ambizioni. Sfiorata la morte per puro caso, decide di partire in un luogo a lui estraneo e con il pretesto di un servizio fotografico si ritrova a Palermo dove scopre un mondo sospeso tra il sogno e la morte. Come scrive Umberto Ledda nel libro allegato a questa edizione del film: “Negativi fotografici. Brevi flash di luce fra l’uno e l’altro, il rumore meccanico dello scatto. Titolo: Palermo Shooting. Le prime inquadrature sono un incubo. Una galleria di cadaveri mummificati, i corpi della cripta dei Cappuccini palermitana. Atmosfera decrepita, generale sensazione di polvere e di angoscia. Ci sono orologi distorti, mutevoli, vagamente mostruosi. Quando l’uomo che sta sognando si sveglia, non ha la minima idea di che giorno sia. Non riesce più a dormire, ogni sonno è una piccola morte. Seconda scena: l’uomo che in principio sognava è in piscina. Non sa tuffarsi, teme l’acqua. Terza scena: l’uomo guida, ascolta musica rock, scatta fotografie. è un fotografo. Quarta scena: in uno studio, l’uomo e i suoi collaboratori manipolano immagini di città. Le rendono migliori. Mettono insieme nuvole dell’Arizona con un tramonto dell’Australia. Con pezzi di alba e di tramonto creano luoghi immaginari, più belli del reale᾿. In fondo, se c’è una magia del cinema (e in quello di Wim Wenders c’è) è proprio quella.

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