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Marco Bechis | Istituto Luce

"Una persona nasce, poi si perde nel nulla, la storia non si chiude, non ha una fine. Io, che sono vedova da prima che i miei figli fossero sequestrati, vado al cimitero, sulla tomba di mio marito e so che è lì. Invece, pur essendo a conoscenza del fatto che i miei figli sono stati ammazzati, non so altro, e questo è terribile. Non ho speranze, ma la lotta deve continuare, loro se lo meritano. Noi non siamo l'ombelico del mondo, è una lotta che va fatta per i giovani: dev' esserci giustizia. Quando i nostri figli scomparvero, noi madri venivamo trattate come pazze, ci veniva detto che erano in giro chissà dove, a passeggio per l'Europa, che erano nascosti perchè volevano stare lontano da noi. Una violenza psicologica tremenda. Ora molta gente sa᾿ così Angela Boitano, madre di Michelangelo e Adriana, sequestrati e mai più ritornati, come tanti tra il 1976 e il 1982, in Argentina. Marco Bechis, egli stesso imprigionato, ricostruisce con la forza di un romanzo ma anche con i dettagli di un documentario una delle vicende più atroci e oscure nella storia recente della civiltà occidentale con un film dal forte impatto psicologico, che non lascia spazi ai dubbi o alle ambiguità. Negli extra un denso menù che, oltre a svelare la realizzazione del film, offre un complesso apparato di documenti e testimonianze sui desaparecidos e sull’impunità dei loro carnefici.

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