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L'avvocato del terrore

Barbet Schroeder | Feltrinelli Real Cinema

Una figura enigmatica, eppure simbolica per comprendere le contraddizioni e le ambiguità del secolo breve. Avvocato di un lungo elenco di personaggi e di protagonisti di feroci massacri Jacques Vergès difende l’indifendibile: terroristi e criminali di guerra che hanno imperversato ai quattro angoli del mondo. Bastano i nomi delle nazioni che s’incontrano nella sua biografia per rendersene conto: Cambogia, Libano, Algeria, DDR, Serbia. Sostenitore della causa palestinese e delle frange islamiche più integraliste, di regimi e di movimenti di liberazione, la sua esistenza è un continuo serpeggiare nell’ombra delle più terrificanti verità del ventesimo secolo e non ha molto senso cercare di comprendere le sue motivazioni personali nell’affrontare il lato più tragico e oscuro dell’umanità. Fors, davanti al coraggioso film di Barbet Schroeder è più logico rileggere, attraverso la voce di un protagonista, una lunga e drammatica stagione di delitti di cui Jacques Vergès custodisce segreti e misteri. Il film è corredato, per l’edizione italiana, di un utilissimo libro con le biografie dei principali protagonisti e una sintetica ma efficace intervista al regista (oltre che di un’intervista al giudice Gherardo Colombo negli extra) che aiuta non poco a comprendere le dimensioni di una figura inquietante. Un film che fa pensare.

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