CULTURA E TEMPO LIBERO

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Lady Gaga Mayhem

Lady Gaga ritorna sulle scene con un nuovo disco. "Mayhem" è (come dice il titolo) un caos, una turbolenza di generi che vanno dal pop classico ma segnato dalle tonalità dark e gotiche del suo inizio, mescolate con sonorità garage ed elettroniche, frivolezze dance e ritmi funk con testi leggeri o introspettivi e oscuri. Un prodotto di alto livello dal punto di vista della realizzazione tecnica e sonora, come perfetto sarà sicuramente lo spettacolo che porterà in un tour mondiale (andate a vedere quanto costa un biglietto della sua tappa Milanese, già sold out). Ma alla fine si tratta di una riproposizione di formule collaudate, niente che lascerà una traccia.

Skiantos MONOTono

Il 16 Marzo è monto Fabio Testoni, più noto come Dandy Bestia, chitarrista degli Skiantos e anima, assieme al leader Freak Antoni, del gruppo che ha segnato gli anni 70 del secolo scorso con la sfrontatezza punk e la creatività dadaista e anarchica nato nell'humus del movimento del 77 e delle radio libere di Bologna. La loro chiave stava nell'unire schitarrate ruvide e semplicistiche e la provocazione con la gentilezza d'animo e il vaudeville ridicolo e farsesco che si faceva beffe della seriosità impegnata dei cantautori e degli intellettuali militanti come delle banalità sanremesi e gli sdilinquimenti romantici. Come recitava lo striscione esposto allo stadio da tifosi del Bologna nella partita di campionato: ""Ciao Dandy dal tuo pubblico di merda"

Post Nebbia Pista Nera

Uscito a Novembre 2024, il disco della band veneta Post Nebbia è una delle produzioni migliori della musica italiana dello scorso anno. E' il loro quarto album che tiene alta la grande cura musicale e la forza dei testi che già avevano mostrato nelle prove precedenti. Il loro rock acido e a tratti psichedelico senza mai dimenticare il groove di una base ritmica trascinante si colora di scuro in visioni stranianti e distopiche parlando di un futuro sempre più oscuro e intriso di sangue metaforico e reale. Una voce che mescola sonorità di grandi band italiane (siamo sul solco di Subsonica, Verdena e Afterhours) e internazionali però con una forza originale che ne fa un gruppo interessantissimo.

Cure Songs of a lost world

Erano 16 anni che la storica band inglese non faceva uscire un album. E probabilmente viste alcune delle loro ultime prove non se ne sentiva la mancanza. Ma "Songs of a lost world" riesce a sorprendere tutti e a conquistare le classifiche un pò in tutto il mondo. Un album solido, meditato e di grande impatto emotivo che riporta ai tempi di "Disintegration" e "Pornography". Certo al centro del disco ci sono la nostalgia, lo straniamento da un mondo che si fatica a capire, la morte.Musica e riflessioni di un vecchio gruppo che proviene da un "mondo perduto" che pur consapevole di non poter tornare ai fasti di un tempo riesce ancora a dire qualcosa e a coinvolgere.. Non va paragonato ai capolavori precedenti, ma è un lascito testamentario di valore.

Michael Kiwanuka Small changes

A cinque anni dal suo ultimo album il cantautore inglese di origini ugandesi Michael Kiwanuka ci regala un altro album dalle atmosfere raffinate e intense frutto di un lavoro di rielaborazione delle sonorità dei suoi dischi precedenti. Nessun grosso spostamento rispetto a quanto eravamo abituati a sentire (e che aveva già conquistato il grande pubblico) ma le sue atmosfere cool, segnate da un folk soul pacato che richiama gli anni 60 e 70 mescolato con venature psichedeliche raggiungono un equilibrio e una ricercatezza che ne fanno un piccolo gioiello. Niente è travolgente nelle sue canzoni, ma il calore intimista e l'eleganza compositiva non possono che affascinare e conquistare.

Vinicio Capossela Sciusten feste n.1965

Il nuovo disco "natlizio" di Vinicio Capossela "Sciusten feste n.1965" ci conferma la sua geniale ed istrionica unicità nel panorama autoriale italiano. Se sempre le sue canzoni sono legate al canto popolare, alla baraonda e alle fantasie circensi, qui troverete le dissonanti ed ironiche riprese di classici natalizi e inni religiosi, rivisti alla luce della satira sociale e politica, danze festose e swing che parlano dell'umanità e della festa come momento catartico della vita e della morte, degfi ultimi e dei derelitti con la consueta poetica sfasata e sarcastica che nel riso e nella malinconia demistifica la modernità consumistica e plastificata per arrivare al cuore dell'umano con affetto e compassone.