CULTURA E TEMPO LIBERO

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Il fondamentalista riluttante
Mohsin Hamid (Einaudi)


Con cerchi concentrici, lenti e misurati, l'autore traccia un affresco di mondi, epoche, identità collettive e persone che cambiano dopo l'11 settembre. Lahore, metropoli come e quanto New York, ad essa accomunata e contrapposta; Changez, suo figlio aristocratico e brillante, che diventa un moderno giannizzero dell'aggressiva cultura economica e finanziaria americana.


Una voce che in un racconto che annulla totalmente il suo interlocutore, lasciandolo solo nello sfondo, ci introduce prima nella soddisfatta integrazione delle opportunità Newyorkesi, nelle quali tutti sono indistinti nonostante diversità di razza, cultura e provenienza. Poi ci introduce nel dubbio, che si insinua per adiacenze in quelle diversità. Ed infine nella inconsapevole avversione di una cultura sorda a ciò che è diverso.

Due torri che cadono al suolo ed un sorriso che sale al cielo, e cambia la consapevolezza della propria identita.

Gli spazi vicini e lontani si sovrappongono e distinguono, mentre i tempi si dividono in un "prima" ed in un "dopo" l'attacco alle torri gemelle. Tutti reagiscono: New York con orgoglio nostalgico, gli USa con una guerra definitiva, l'India contro il Pakistan. Changez da analista di una elitaria multinazionale esperto in acquisizioni, a "barbuto" professore impegnato nella sua terra. Reazioni e contrapposizioni a cui nessuno sfugge. Perché, guardando un'antica fortificazione sul mare, ci si può accorgere che proteggeva dal luogo dove si è nati.

Il fondamentalista riluttante
Einaudi, 2008 - pp. 134
Traduzione: Norman Gobetti