CULTURA E TEMPO LIBERO

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La verità di Amelia
Kimberly McCreight (Editrice Nord)


La storia di Kate investe da subito il lettore e lo trascina, senza lasciargli il tempo di respirare, né di riflettere, fino alla fine del libro. Un incipit tragico che segna la partenza di una corsa sfrenata per un sentiero sempre più oscuro e lastricato di ombre, enigmi e segreti.

Una corsa che si svolge in una varietà spazio-temporale fatta di stili narranti e voci che si alternano.

Il tempo è scandito da Amelia: c’è un prima, un durante e un dopo. I luoghi sono quelli della vita: la scuola, l’ufficio, la casa e la città. Tutti luoghi universali, tranne New York che invece ha una sua specificità e sembra vivere di vita propria. Una città che respira e che si fa sentire più che mai, come il dolore di Kate.

Le voci narranti di madre e figlia si alternano di volta in volta tra brevi incursioni di sms, gossip piccanti e irriverenti status di Facebook. La tecno-social-ogia diventa una sorta di tela su cui si tesse la trama di una narrazione che si trasforma in continuazione, un racconto in cui si scopre che niente è mai come sembra. E’ il racconto di una madre e di una figlia, del loro rapporto complicato ma ricchissimo, delle loro solitudini e delle loro relazioni. Ma è altresì una storia di cyber-bullismo e di discriminazioni sessuali, di quelle notizie di cronaca che finiscono sui quotidiani di gran parte di mondo.

Insomma, un romanzo di oggi, che più di oggi non potrebbe essere.