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Il traditore tipo
Susanna White (The Ink Factory Potboiler Productions )


Un altro film tratto da un romanzo di John Le Carré esce nelle sale cinematografiche (questa volta è una delle sue ultime opere “Il nostro traditore tipo”). Poco più di un anno fa avevamo recensito “La Spia – A most wanted man” che per noi rimane uno dei migliori film basati su un libro del più famoso autore di spy-story di tutti i tempi. Non altrettanto entusiasmo possiamo provare per la pellicola ora in programmazione. Intendiamoci, si tratta di un buon film, molto curato e con buone prove di attori. Il tessuto narrativo di Le Carré, pur in questo caso non particolarmente originale ed esente da banalità, garantisce la tensione per l’intera durata e alla fine lo spettatore, specialmente se amante del genere, non si sarà pentito dei soldi spesi. Ma l’opera rimane confinata nel “buon prodotto” di genere, senza lasciare alcun segno particolare, La regia sembra troppo presa dalla ricerca del bello stile (vedasi l’uso ripetuto di inquadrature “raffinate”) che non a dare sostanza ai personaggi.
La sceneggiatura dell’acclamato Hossein Amini sembra perdere, nella narrazione degli intrighi della mafia russa per affermarsi nel mondo del capitalismo “ufficiale” avvalendosi di politici corrotti e di montagne di soldi sporchi, quel senso di amarezza e di sconfitta che travolge le buone intenzioni e i “puri di cuore” che è il tratto più tipico di Le Carré. Alla fine si tratta di un discreto prodotto scolastico che si fa presto dimenticare, se non per la interpretazione dell’attore svedese Stellan Skarsgàrd che presta la sua faccia disperata all’ambiguo e vitale contabile della mafia russa nel suo tentativo di salvare se stesso e la sua famiglia.



Regia: Susanna White
Sceneggiatura: Hossein Amini
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Attori: Ewan Mc Gregor, Damian Lewis, Naomie Harris, Stellan Skarsgàrd
Produzione: Gran Bretagna
Anno: 2016