CULTURA E TEMPO LIBERO

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Il tempo rimasto


C’è un film molto bello sugli schermi milanesi in questi giorni. Tuttavia lo proiettano nelle sale per amanti del cinema di qualità, non commerciale, e quindi dovranno far presto per riuscire a vederlo. Si tratta di “Il tempo rimasto“ di Daniele Gaglianone.

Si tratta di una intelligente selezione e di un bel montaggio tratto da una serie di interviste fatte per gli Archivi di Storia del Novecento dell’Istituto Luce. Sono quindi testimonianze raccolte per conservare un patrimonio di esperienze vissute nel secolo scorso, in un mondo che va scomparendo. I protagonisti sono anziani ed anziane di varie parti d'Italia e di strati sociali diversi, ripresi nelle loro abitazioni e nei paesaggi dove è trascorsa la loro vita.

Tanti i ritratti, variati i loro racconti, che restituiscono momenti significativi dei loro ricordi: l'infanzia, i nonni, la scuola o l'impossibilità di frequentarla, il lavoro, le catastrofi naturali, la guerra, la morte precoce di genitori, la fatica dalle sopravvivenza, i fidanzamenti, i matrimoni.

Queste esperienze significative, tratte dal ricco bagaglio delle loro vite, sintetizzano emblematicamente mondi diversi e restano incise in modo indimenticabile nella loro memoria, li rappresentano nel loro carattere e personalità. Merito del regista non aver fissato un novero di profili sociologici,ma aver colto, come delle istantanee, degli autentici incontri, umani, intensi, emotivi. Ed essere riuscito a rendere gli spettatori partecipi di una realtà toccante : che “il tempo che resta“ da vivere può essere, e per molti anziani ed anziane è, un tempo ricco e vitale per la messe dei ricordi , delle emozioni e degli affetti che li accompagnano nel tramonto.