CULTURA E TEMPO LIBERO

AREA FILM | ARCHIVIO

Il colore nascosto delle cose
Silvio Soldini


Soldini è un bravo autore di cinema italiano. Valeria Golino è una brava attrice (e anche le attrici non protagoniste del film sono parecchio brave). Adriano Giannini non sarà proprio all’altezza del padre, ma tutto sommato non è terribile. La sceneggiatura è a tratti ben scritta, punteggiata di battute divertenti e dialoghi abbastanza efficaci. Ma perché stiracchiare una storia prevedibile in ogni suo sviluppo per quasi due ore, se non per un malinteso atteggiamento da cinema d’autore? E se pure uno riesce a superare la sensazione di tortura della seconda ora, che farebbe evocare un buon produttore di una volta, capace di imporre tagli ai film e a instillare un po’ di attenzione allo “spettacolo”, alla fine di questo pur non brutto film rimane una domanda ineludibile: perché è stato fatto?

Saremmo disposti ad un cinema ben piu’ difficile se riuscisse a dire qualcosa di nuovo, a farci vedere qualche colore diverso e sfumatura non vista. Ma alla fine, anche se la storia non si puo’ dire banale, gli snodi su cui è giocata sono tutti triti. Come scusante possiamo concedere a Soldini che non è facile trovare qualcosa di nuovo da dire e che certamente la questione della cecità lo ha veramente appassionato (pensiamo al docu-film sullo stesso tema “Per altri occhi” che ha girato nel 2013). La nostra stima rimane inalterata, ma questo film non lascia certamente un segno.

Regia: Silvio Soldini

Sceneggiatura: Silvio Soldini, Lionello Cerri, Doriana Leondieff, Daniele Lantieri

Fotografia: Matteo Cocco

Attori: Valeria Golino, Adriano Giannini, Arianna Scommegna, Laura Adriani

Produzione: Italia, Francia, Svizzera

Anno: 2017