CULTURA E TEMPO LIBERO

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Nostalgia


Partendo dall'omonimo romanzo di Ermanno Rea Martone crea un film che vive della tensione tra presente e ricordo, che incarna la contraddizione del ritorno nei luoghi della gioventù e le rotture e i mutamenti che emergono con forza negli spazi e nella gente che sembrano immutabili e consueti, La ricerca della regressione ai tempi che sembrano più felici e veri (l'infanzia dai toni soffusi pur nella sua durezza resa dalle scene in formato ristretto che sembrano girate con un antico Super8) non è che un viaggio nelle lacerazioni del presente e della divaricazione anche per una città come Napoli, dove (soprattutto nei vicoli del rione Sanità) passato e presente si confondono in una sorta di sospensione tra la vita e la morte, tra l'immutabilità della tradizione e lo sforzo di cambiamento. Una doppiezza rappresentata dai due personaggi che segnano le sue contraddizioni: il giovane prete anti camorra e l'amico d'infanzia diventato boss malavitoso. Il film si apre con una citazione tratta da una poesia di P.P. Pasolini: "La conoscenza è nella nostalgia. Chi non si è perso non possiede". Ma è conoscenza della scissione e della contraddizione entro cui il protagonista dovrà trovare l'angusto spazio della speranza.