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I giorni dell'eternità
Ken Follett (Mondadori)


Nella migliore tradizione "follettiana", in questo I giorni dell'eternità (The Edge of Eternity), che conclude la trilogia The Century, assistiamo allo svolgersi degli avvenimenti che hanno segnato la vita del secolo scorso attraverso le vicende di un gruppo di personaggi fittizi, ma verosimili, che si trovano al centro delle situazioni più "iconiche" degli anni che vanno dal 1961 al 1989.

La travagliata storia del Novecento viene dunque ripercorsa attraverso l'ascesa e l'assassinio dei fratelli Kennedy, la crisi dei missili a Cuba, la costruzione del muro di Berlino, la guerra fredda, l'invasione di Praga, Martin Luther King e le lotte per i diritti civili in America, la crisi del modello economico sovietico, ma anche la nascita del rock'n'roll e delle culture giovanili, il "flower power" nei campus americani, i Beatles e Bob Dylan, Solidarnosc, Woytila, Brezhnev, Gorbacev...

Significativamente, il volume inizia con la costruzione del muro di Berlino e si conclude con la sua caduta, segnalandone la centralità nella seconda metà del XX secolo. In esso ritroviamo personaggi (o loro discendenti) che avevamo conosciuto nei volumi precedenti: La caduta dei giganti (Fall of Giants, 2010), che segue eventi dalla caduta degli imperi europei alla fine della I Guerra Mondiale; L'inverno del mondo (Winter of the World, 2012), che parte dalla salita al potere del nazismo in Germania alla fine della II Guerra Mondiale.

Durante la lettura della trilogia è necessario riporre l'incredulità nel cassetto e lasciarsi trasportare dal flusso di coincidenze che sono il metodo di elezione follettiano: se una corda penzola nel vuoto, state ben certi che è lì per qualche motivo, e che qualcuno prima o poi vi si aggrapperà; magari per giungere in tempo a uno snodo fondamentale della Storia. Se riuscirete a fare ciò, sarete ricompensati con un ritmo narrativo incalzante e con un utile ripasso di storia contemporanea.