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Un altro giro
Thomas Vinterberg


Partiamo dai premi: questo è il film vincitore del premio Oscar come miglior film in lingua straniera, ha vinto un BAFTA e 4 European Film Awards, per non parlare di innumerevoli altre nominations in concorsi vari. Un corredo del genere non può che generare altissime aspettative e, come sempre, un po’ di delusione quando visto. Intendiamoci, è un film da vedere, soprattutto ora che la riapertura dei cinema permette il gioioso ritorno alle sale pur a fronte di una programmazione non proprio di altissimo livello. Non sfugge del tutto alla sensazione di qualcosa di già visto e all’uso di alcuni snodi narrativi un po’ scontati.

Tuttavia, partendo dalla teoria dello psicologo norvegese Finn Skårderud secondo cui mantenendo un leggero stato di ubriachezza potremmo migliorare la vivacità intellettuale e le nostre abilità sociali, con l’inevitabile e prevedibile deragliamento, l’improbabile ”esperimento sociale” perseguito da questi quattro insegnanti spenti dall’abitudine e dalla mediocrità diventa uno sguardo empatico e comprensivo verso le debolezze umane e il desiderio di riscatto. Un abbraccio di grande umnanità alla vita, ai suoi alti e bassi, alle sue gioie e ai suoi aspetti dolenti che si conclude in una sorta di danza dionisiaca e circense (serve citare Fellini?) che riporta alla frase di Søren Kierkegaard che introduce il film: “Cos’è la giovinezza? Un sogno. Cos’è l’amore? Il contenuto di un sogno”.

Come nota completamente laterale e del tutto marginale: il film permette anche qualche visione antropologicamente interessante della vita in Danimarca: avrete occasione di notare quanto nelle scuole danesi vengano continuamente cantate dai ragazzi canzoni patriottiche su boschi di faggio e lande brumose e sulla grandezza degli antenati, circostanza che forse aiuta a capire anche certi sviluppi recenti della politica danese.

Regia: Thomas Vinterberg

Sceneggiatura: Thomas Vinterberg, Tobias Lindholm

Fotografia: Sturla Brandth Grøvlen

Attori: Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Magnus Millang, Lars Ranthe, Maria Bonnevie

Produzione: Danimarca

Anno: 2020