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Live At Isle Of Wight Festival 1970

The Who | Eagle Vision

Quando gli Who salgono sul palco dell'isola di Wight, alle due del mattino del 30 agosto 1970, sono una rock'n'roll band all'apice della forza fisica e della creatività. Tommy, il loro sforzo più ambizioso, è il cuore dello show (è l'unica volta che l'hanno suonato tutto intero dal vivo e anche una delle ultime volte che lo presenteranno così) e il limite estremo a cui sono giunti nell'esplorare l'identità del gruppo e delle sue possibilità. La coesione tra i quattro cavalieri dell'apocalisse, soprattutto l'intesa tra gli esplosivi Keith Moon e Pete Towshend, genera un sound lancinante, feroce, molto lirico nelle ballate di Tommy, ma elettrico, duro, caotico, quasi un riflesso dei rumori metropolitani, nell'affrontare Heaven And Hell, I Can't Explain, Young Man Blues, Summertime Blues, Shaking All Over, My Generation. E' il periodo in cui Pete Towshend, come ricorda anche nella bella intervista acclusa negli extra, è convinto che la chitarra sia soltanto uno strumento per controllare il flusso di rumore ed elettricità prodotto dagli amplificatori (un vero e proprio muro sonoro alle sue spalle) e scaraventato in chiave di rock'n'roll su tutti gli Who e sul pubblico. Inutile aggiungere che la performance, oltre all'esplicito valore storico, è puro piacere per chi ama "the sound of the city" ovvero il taglio più frastornante ed eccitante del rock'n'roll.

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